giovedì 10 luglio 2025

Maurice Bardèche, Louis-Ferdinand Céline - a cura di Moreno Marchi




Maurice Bardèche
Louis-Ferdinand Céline
a cura di Moreno Marchi


Louis-Ferdinand Céline è un libro scritto da Bardèche su Céline. E Céline è il soggetto di una biografia di Bardèche. Tutto qui, di primo acchito. Generalizzando e semplificando molto la massa di pubblicazioni, dirette o indirette, da diversi anni accavallatesi sull’autore di Viaggio a termine della notte, questo “tutto qui” si potrebbe risolvere nell’aggiungere un altro Céline ai dieci, venti già esistenti. In questo caso vi è però una cosiddetta marcia in più, ovvero una componente di tutt’altra fattura basata in innumerevoli punti su un rapporto di vera e propria “complicità” e di intercondizionalità forzata riguardo le rispettive concezioni del mondo, o da queste derivanti.
È fuori qualsiasi dubbio che scrivere di Céline, e comunque se ne scriva, è quantomai insidioso ed improbo; soprattutto immaginando il suo provocatorio ghigno discorde (in quanto mai è stato, mai sarebbe d’accordo su ogni parola vergata su di lui) alle nostre spalle. D’altronde... è un céliniano prezzo da pagare. Inoltre indipendentemente dal generale o dallo specifico particolare trattato dell’autore di Viaggio al termine della notte, egli si è trovato a dover subire le più difformi, sorprendenti, ridicole, dotte e strampalate interpretazioni.
Al di là dell’argomento trattato, Bardèche sa bene di cosa stia anche scrivendo. La biografia non è immune affatto dalla storia, così come la storia è la grande forgiatrice di biografie singole e collettive. Ed i “due” furono peraltro in qualche modo compartecipi delle cose viste, delle cose vissute. Céline, ripetiamo, fu, ed è, uno dei maggiori scrittori in assoluto, mentre Bardèche (oltre e ben oltre la sua attività narrativa), uno dei più ferrati, fecondi critici letterari, nonché saggisti ed animatori politici, della sua epoca.
(Dalla prefazione di Moreno Marchi)


Formato 15x23, 322 pagg., ill. bn, Euro 29,00.
ITALIA Storica Edizioni, Genova 2025
ISBN 978-88-31430-37-1

Roger Scruton et al., La “Dichiarazione di Parigi” - Un’Europa in cui possiamo credere. I valori fondanti della civiltà europea e della sua sovranità




Philippe Bénéton – Rémi Brague – Chantal Delsol – Roman Joch - Lánczi András – Ryszard Legutko – Pierre Manent – Janne H. Matlary
Dalmacio N. Pavón - Roger Scruton – Robert Spaemann -Bart Jan Spruyt – Matthias Storme


La “Dichiarazione di Parigi”

Un’Europa in cui possiamo credere

I valori fondanti della civiltà europea e della sua sovranità




Il 7 ottobre 2017 alcuni tra i più importanti intellettuali conservatori e liberali europei, capeggiati dal filosofo conservatore britannico Roger Scruton, e tra essi il filosofo francese Rémi Brague, l’ex ministro polacco dell’Istruzione Ryszard Legutko, la filosofa francese Chantal Delsol, l’intellettuale tedesco Robert Spaemann e il politologo francese Pierre Manent firmarono la “Dichiarazione di Parigi” con l’intento di rilanciare l’idea di unità continentale, della sua identità messa a dura prova dal processo di secolarizzazione e dalla radicalizzazione del relativismo etico. Nel documento che pochi mesi dopo venne reso pubblico con il titolo Un’Europa in cui possiamo credere, e che qui pubblichiamo, si riaffermano i valori fondanti della civiltà europea e, dunque, si ribadisce la sua sovranità intangibile: “In questo momento, chiediamo a tutti gli europei di unirsi a noi per respingere le fantasie utopistiche di un mondo multiculturale senza frontiere. Amiamo a buon diritto le nostre patrie e cerchiamo di trasmettere ai nostri figli ogni elemento nobile che noi stessi abbiamo ricevuto in dote. Da europei, condividiamo anche una eredità comune e questa eredità ci chiede di vivere assieme in pace in una Europa delle nazioni. Ripristiniamo la sovranità nazionale e recuperiamo la dignità di una responsabilità politica condivisa per il futuro dell’Europa. Dobbiamo assumerci questa responsabilità”.


Introduzione di Gennaro Malgieri, traduzione italiana ufficiale del documento rivista e corretta da Andrea Lombardi, in appendice bio dei firmatari.


Formato 12x18, 58 pagg. su carta usomano avoriata, Euro 9,00
Edito nella collana OFF TOPIC di ITALIA Storica Edizioni, Genova 2025.
ISBN 978-88-31430-42-5


Ordinabile via mail a italiastorica@hotmail.com, in libreria via LibroCo Italia e su Amazon: 
https://amzn.to/44n7JzB

mercoledì 7 dicembre 2022

Gabriele Adinolfi DESTRA TERMINALE ADDIO, con uno scritto di Adriano Scianca

ORA DISPONIBILE anche in cartaceo, annotato e con una postfazione inedita di Adriano Scianca il pamphlet DESTRA TERMINALE ADDIO di Gabriele Adinolfi, info e ordini via mail a italiastorica@hotmail.com

Gabriele Adinolfi
con uno scritto di Adriano Scianca
DESTRA TERMINALE ADDIO


C’era una volta l’avanguardia rivoluzionaria che, almeno dagli anni ‘20 agli ‘80 del Novecento, comprese la realtà prima di tutti gli altri, ne anticipò gli sviluppi e presentò idee forza e modelli politici per la rigenerazione delle nazioni e dei popoli. Quando la storia le diede ragione, coloro che a quell’avanguardia pretendevano di rifarsi passarono bruscamente alla retroguardia, affetti dai disagi di un rapporto difficile con la rivoluzione tecnologica e con tutti i cambiamenti epocali.
Incapaci di assumere il ruolo di punta, persero gradualmente terreno e si rifugiarono in quella che oramai più che una visione politica è una relazione patologica con la realtà. Così diedero vita dapprima a una destra marginale e poi a una destra terminale definitivamente imbarazzante in tutte le sue espressioni “politiche”, che si tratti dell’Europa, dell’Euro, della Russia, del sovranismo salviniano-trumpiano, dei vaccini, della NATO, dell’Iran, della Cina o dei cosiddetti Grande Reset e NWO. Sono un po’ Testimoni di Geova e un po’ Hamish, ma niente di positivo, di vitale, di avvincente.
Ogni giorno che passa, il residuo della destra terminale si perde in un buco nero e si allontana non solo dal suo passato ma da qualsiasi avvenire.
Com’è accaduto? Cosa dobbiamo pensare di ognuna delle perversioni che esprimono il suo attuale portato politico-ideologico?
È utile rendersene conto perché, mentre la destra terminale si congeda da noi e dal mondo, germogliano in tutta Europa piante vive che hanno radici e che fioriranno come dovuto, senza precipitare nei baratri destroterminali.


Gabriele Adinolfi



Formato 13x20
Pagine 108
Euro 12,00
ISBN 978-88-31430-24-1

Edito nella Collana OFF TOPIC
di ITALIA Storica, Genova 2022

Distribuzione per le librerie:LibroCo Italia




martedì 28 giugno 2022

a cura di Andrea Lombardi e Miriam Pastorino - Profeti inascoltati del Novecento, Sessantasei personalità fuori dagli schemi della cultura e dell’arte illustrate dai disegni di Dionisio di Francescantonio




a cura di Andrea Lombardi e Miriam Pastorino

Profeti inascoltati del Novecento

Disegni di Dionisio di Francescantonio
Progetto editoriale di Andrea Lombardi
Prefazione di Vittorio Sgarbi


La rassegna “Profeti inascoltati del Novecento” collega pensatori liberi ed eretici, conservatori di valori e non di costumi, e di integrità morale che costituisce l’unica forma possibile di pensiero, a un disegnatore che ne ha eseguito il volto, le ansie e le riflessioni, e ad altri scrittori che ne hanno interpretato lo spirito.
Da Jünger a Conrad, da Pound a Borges, da Ennio Flaiano a Cristina Campo, da Bernanos ad Albert Camus. Un Olimpo siffatto, e spesso con gli stessi protagonisti, aveva illustrato, impavido, Tullio Pericoli. Oggi tocca a Dionisio di Francescantonio con il disegno e ad altri, come Stenio Solinas, con le parole. L’arte pretende quella libertà di espressione che personaggi scomodi come Louis-Ferdinand Céline, Hannah Arendt, Filippo Tommaso Marinetti, il cardinale Giuseppe Siri, hanno coraggiosamente e diversamente testimoniato, anche divisi dalle violentissime vicende storiche del Novecento. Non posso che guardare con favore, quindi, i ritratti – accompagnati dagli approfondimenti di apprezzati pensatori e amici come Pietrangelo Buttafuoco, Gianfranco de Turris, Luigi Iannone e altri – di Dionisio di Francescantonio, così vivi ed espressivi, lucenti nel buio di un’epoca senza maestri.
(dalla prefazione di Vittorio Sgarbi)



Sessantasei personalità fuori dagli schemi della cultura e dell’arte illustrate dai disegni di Dionisio di Francescantonio e dagli scritti di Eraldo Affinati, Roberto Alfatti Appetiti, Gianfranco Andorno, Giorgio Ballario, Simonetta Bartolini, Davide Brullo, Piero Buscaroli, Pietrangelo Buttafuoco, Antonio Caronia, Alfredo Cattabiani, Riccardo De Benedetti, Alain de Benoist, Gianfranco de Turris, Dionisio di Francescantonio, Rachele Ferrario, Fabrizio Fratus, Luca Gallesi, Alessandro Gnocchi, Luigi Iannone, Andrea Lombardi, Gennaro Malgieri, Gian Ruggero Manzoni, Valerio Alberto Menga, Adriano Monti Buzzetti Colella, Miriam Pastorino, Guido Pautasso, Roberto Pecchioli, Alex Pietrogiacomi, Elena Pontiggia, Marco Respinti, Emanuele Ricucci, Gianni Rondolino, Alberto Rosselli, Andrea Scarabelli, Adriano Scianca, Gian Paolo Serino, Giovanni Sessa, Vittorio Sgarbi, Luca Siniscalco, Stenio Solinas, Armando Torno, Manlio Triggiani, Gianluca Veneziani e Rodolfo Vivaldi.


Brossura, 19x26, stampato su carta avoriata, 230 pagg. ill. in b/n fotografico e colori,
Euro 29,00.

Un libro della collana OFF TOPIC di ITALIA Storica, Genova 2022.

ISBN 978-88-31430-22-7


martedì 24 agosto 2021

Guida ai film di fantascienza di John Carpenter, di Paolo Prevosto


John Carpenter è considerato da decenni “maestro dell’horror”, titolo meritato grazie all’eredità che il genere ha ricevuto dalle sue opere, tuttavia tale titolo rischia di appannare ciò che questo straordinario regista ha donato anche al genere fantascientifico. L’intento di questo volume è infatti porre l’attenzione su ciò che Carpenter ha fatto per il cinema di fantascienza. Dopo averlo incontrato di persona, è stato chiaro che la fantascienza fu effettivamente il suo primo amore in termini cinematografici. La scelta di impostare questo libro con un taglio decisamente documentaristico è dovuta al desiderio di esporre i fatti, epurandoli da congetture o valutazioni estranee ai film in oggetto nella loro originalità. In queste pagine sono contenute le storie, gli aneddoti e le curiosità che orbitano intorno alle produzioni fantascientifiche di quest'ultimo, grazie ai racconti e alle memorie che Carpenter ed alcuni addetti ai lavori hanno deciso di condividere per la realizzazione di questo volume. Un percorso attraverso un pezzo importante di storia del cinema, arricchito da foto inedite e interviste esclusive. A cura di Paolo Prevosto: https://www.paoloprevosto.com

Formato 17x24, brossura filo refe con alette, 272 pagine completamente illustrate a colori, Euro 25,00. Edito nella collana OFF TOPIC LIBRI di ITALIA Storica.
ISBN 978-88-31430-33-3

INFO ORDINI via mail a italiastorica@hotmail.com



martedì 2 marzo 2021

Pol Vandromme, Louis-Ferdinand Céline


Louis-Ferdinand Céline
di Pol Vandromme
con una nuova prefazione dell'autore


Il Louis-Ferdinand Céline di Pol Vandromme, scrittore e giornalista belga, nonché critico letterario e polemista politico, fu pubblicato in Francia nel 1963. A distanza di più di mezzo secolo il libro conserva intatte la lucidità d’analisi e l’acutezza nel mettere a fuoco l’importanza e il valore di Céline quale maggior innovatore del linguaggio romanzesco del Novecento, portandolo su vette vertiginose, senza mai, da parte di Vandromme, cedere a facili e abusati giudizi morali, anche quando affronta approfonditamente la produzione più controversa e fuori da ogni compromesso dei pamphlet. Nuova edizione con una nuova prefazione dell'autore e apparato iconografico.
Brossura, f.to 13x20, 172 pagg., alcune ill. bn, Euro 16,00.

Edito da ITALIA Storica, Genova 2021.
ISBN 9788831430142

Enoch Powell, Il Discorso dei “Fiumi di sangue”




Enoch Powell
Il Discorso dei “Fiumi di sangue”
Birmingham, 20 aprile 1968: il più rovente atto d’accusa contro l’immigrazione di massa e la sostituzione dei popoli mai fatto da un politico conservatore occidentale


Con uno scritto di Maurizio Serra
Prefazione di Davide Olla

Il 20 aprile 1968 il deputato inglese Enoch Powell terrà alla televisione ATV di Birmingham il suo discorso più importante, denominato il “Rivers of Blood” Speech perché, nel denunciare con veemenza i pericoli dell’immigrazione di massa, farà un riferimento a una delle profezie della Sibilla nell’Eneide; parlando di un fosco futuro se non si interviene drasticamente, dirà:

“Quando guardo avanti, sono pieno di presagi; come un Antico Romano, mi sembra di vedere «Il fiume Tevere schiumare di molto sangue»”.

Tutto prende origine dalla prima legge “antidiscriminatoria” e “contro l’incitamento all’odio razziale” che sarà varata dal governo laburista nello stesso anno: il Race Relation Act. Powell la ritiene profondamente ingiusta e potenziale fonte di discriminazione verso i suoi concittadini. La ricetta di Powell? Stop immigrazione e rimpatri. Per molti inglesi dell’epoca non era razzismo, ma si trattava di giustizia sociale, di mantenere un minimo di qualità della vita faticosamente conquistata dopo le lotte sindacali e due guerre mondiali – e, infatti, la Working Class inglese appoggerà in massa Powell, tra lo sconforto dei laburisti e della Left studentesca – e anche di molti conservatori moderati tra i suoi stessi compagni di partito.

F.to 13x20, 64 pagg., Euro 10,00, ITALIA Storica, Genova 2020.

Ordinabile nelle migliori librerie via il distributore LibroCo Italia, o direttamente presso l'editore:

ITALIA Storica
Via Onorato 9/18
16144 Genova
GE

Telefono: 010 8983461
E-Mail: ars_italia@hotmail.com
FB: https://www.facebook.com/italiastoricaedizioni